Natale 2020: bici, piedi e risate!

Avete presente il famoso detto “la corsa la rendono dura i ciclisti”? Beh, riadattandolo un po’ potremmo dire che “il trofeo Bonatti lo rendono interessante i partecipanti”: un motto che quest’anno ha avuto l’ennesima conferma!

Le premesse del Natale 2020 non erano delle migliori. A causa del Covid19 e dei relativi divieti di assembramento, la tradizionale pedalata natalizia si era ridotta a una semplice scampagnata. Niente Mendola, niente Renon o Colle (tutte eventualità prese in considerazione nei giorni precedenti), niente allegre bicchierate al bar, solo un chilometro e mezzo di salita verso Castel Flavon, poi un tratto della passeggiata che conduce al Virgolo e l’arrivo in un’area pic-nic, per fare un brindisi e scambiarci gli auguri restando all’aperto. Ebbene, quella che poteva essere solo una formalità, tanto per evitare che ci fosse un “buco” nell’albo d’oro del trofeo, si è trasformata in una delle edizioni più divertenti, di quelle che resteranno negli annali. Saranno state le abbondanti libagioni, sarà stata la voglia di scaldarsi o l’accompagnamento musicale per gentile concessione di Paolo, ma le risate e l’allegria non sono di certo mancate!
L’ascesa di via Castel Flavon si è rivelata subito impegnativa, anche perché l’abbigliamento e i mezzi tecnici non erano certo professionali. Tre partecipanti presentatisi al ritrovo (Marco, Lina e Giovanni) erano in tenuta “da ufficio”, la bici dotata di cestino o portapacchi, mentre Paolo poteva ricordare più da vicino un ciclista “serio” grazie alla MTB elettrica e alla divisa sportiva. Si diceva delle bici di modesta fattura… quella di Lina ha subito palesato un grosso problema tecnico, dato che la catena non scendeva sulla corona piccola anteriore! La nostra atleta di punta si è trovata quindi a cimentarsi in una vera e propria prova di forza per rimanere in equilibrio sui pedali. Lina ha impresso tanta di quella potenza che è passata prima al GPM, guadagnandosi (senza saperlo) il relativo premio! E brava la nostra scalatrice!
Il “tutto pianura” che ci aveva promesso Paolo una volta imboccata la forestale si è rivelato invece essere un su e giù un po’ indigesto per delle bici da città, tanto che l’ultimo tratto qualcuno se l’è fatto a piedi 😉
Ma il luogo raggiunto meritava quel piccolo sforzo. Bella l’area pic-nic, suggestivo il panorama sulla città, tranquillo il posto. L’organizzazione quest’anno era ancora più precaria del solito… un grazie a Lina per i biscotti e a Giovanni e Paolo per le “bozze”, ma i bicchieri non li aveva portati nessuno! E così ci si è dovuti arrangiarsi facendo in parti uguali la confezione in plastica dei biscotti e bevendo un po’… alla buona!

Ma se c’è la compagnia giusta, il resto conta poco. Lascerei parlare le foto e i filmati, che penso dimostrino quanto ci siamo divertiti, a tal punto da attirare l’attenzione di qualche passante, uno dei quali, che scopriremo poi essere il custode della chiesetta di San Vigilio, sul ciglio del Virgolo, si è addirittura fermato a festeggiare e giocare alla lotteria con noi!

Che cosa avrà pensato il nostro DS Carlo di questa giornata? Sicuramente si sarà fatto una grassa sghignazzata nel vederci bere un ottimo prosecco da una pezzo di scatola di plastica :-D Però avrebbe approvato la nostra decisione improntata alla prudenza. Anche lui avrebbe senza dubbio consigliato di rimandare al prossimo anno gli scatti suicidi e le trenate a 300 watt ;-)


ED ECCO UN PAIO DI FILMATI DELLA PREMIAZIONE ;-)

2 Responses

  1. Lina ha detto:

    Ragazzi…. Vi ho asfaltati che gioia immensa avere tra le mie mani il trofeo Bonatti!!! Un’emozione pazzesca …sarà stata colpa del buon prosecco e della buona compagnia ma mi sono proprio divertita! Grazie Marco … Per avere la voglia e pazienza di organizzare il tutto… Grazie a Paolo per la musica il buon prosecco e il coltellino grazie al quale siamo riusciti a bere. E grazie a Giovanni ..che mi ha insegnato a stappare una bottiglia !!! :in_bici:

  2. Paolo Cologna ha detto:

    Una BICCHIERATA indimenticabile! Bella scoperta poi anche della chiesetta di San Vigilio, che il passante custode, Karl Ebner, ci ha fatto visitare.

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