Ricordi di un DS regalati ad un campione per sport
Questo racconto è stato scritto nei primi anni 2000 da Carlo, mio papà e DS, e rappresenta l’originalissimo e sentito riassunto della carriera ciclistica di mio fratello Christian, che per vari motivi non è purtroppo sfociata nel professionismo. Ritengo questo pezzo un piccolo capolavoro, fatto di ricordi e argute osservazioni (con uno spirito fin troppo autocritico…) di un esperto conoscitore del mondo del ciclismo; ne è stato ricavato anche un libretto che a suo tempo Carlo distribuì ad amici e parenti. L’immagine in fondo alla pagina è la scansione di una pagina che mio padre aggiunse successivamente e che descrive con orgoglio la vittoria di Christian al Campionato italiano bancari del 2002.
Christian esordisce a 7 anni nelle corse ciclistiche per giovanissimi su strada, campestri, primi sprint. Matura alcune vittorie nelle campestri tipo gimcana su prato, dove già si intuisce la forza muscolare. In questa categoria (giovanissimi) ha raccolto anche su strada sempre ottimi piazzamenti. Categoria dominata da Claudio Camin, sostenuto e spinto nel carattere dal padre e dai dirigenti societari dell’Alto Adige, squadra in cui correva anche Christian.
Camin pigliatutto, anche se nella loro stessa categoria c’erano corridori dai nomi che in seguito sarebbero stati conosciuti a livello internazionale. Ricordiamone alcuni: Piccoli, Simoni, Prada, Sartori, Rebellin, Fedrizzi, Biasci, Bertolini, Beltrami, De Carli, Zanolini, Bertotti, Calovi, Campi, De Stefani, Coden, Bertoncello, Carpentari, Malosti, Azzolini, Rossi, Coser.
LA SVOLTA a formare il carattere di Christian si ha nell’ultima gara giovanissimi in zona industriale a Bolzano. Manca Camin. In volata Christian batte tutti con un’insolita grinta, che a fasi alterne lo sosterrà nel prosieguo sportivo. Il primo anno esordienti, con buoni risultati: molti sesti posti, un secondo, due terzi, un quarto e alcuni quinti. Chiuso in quell’anno da un Roat strepitoso ed un Camin fortissimo, che si sono divisi tutte le vittorie o quasi.
Il secondo anno esordienti: Subito alla PRIMA GARA la vittoria, sicuramente la più importante oltre 120 corridori sul “circuito dei pomari” folta partecipazione extra regionale, all’ultimo giro cade fuori strada nel prato, si riprende subito raggiunge la corsa di testa, e riparte con rabbia all’ultimo km. Ricordo che in quel momento Zanolini gridava: “Attenti, attenti, quello è Bonatti!”. Prende 100 metri, resiste al ritorno degli scatenati De Carli e Piccoli nei 200 metri finali di salita, e vince a braccia alzate. Bella festa di premiazione in una grande sala dove a premiare c’era Aldo Moser. Prima di arrivare a casa il canale regionale della RAI aveva già dato un bel servizio sulla gara e la madre poteva ricevere il grande mazzo di fiori nel cortile di casa, dove aspettava il nostro arrivo. SECONDA GARA a Ora, favoriti i velocisti Camin, Malosti, Zanolini e Bonatti, un arrivo dove Christian viene chiuso già ai 300 metri e non insiste. Vince Camin su Malosti. La TERZA GARA è doppia: visto il gran numero di atleti esordienti che con gli extraregionali arriva a 140 iscritti, si decide allora per una a Trento ed una a Laives. Tutti attenti a dove corre Camin che non tiene molto il segreto. Difatti 30 corridori iscritti a Trento dove corre Camin; 110 a Laives dove ci sono Bonatti, Malosti, Zanolini, Carpentari, questi ultimi convinti di rifarsi a spese di Bonatti dell’imbattibilità del suo compagno di squadra. Christian in una forma smagliante non si fa sorprendere dai vari tentativi di fuga, arrivo di gruppo, volata lunghissima alla Saronni, definita così dal carabiniere che guardava dalla torretta della caserma di Laives. Vittoria netta su Carpentari, Malosti, Zanolini. E 5.000 Lire di mancia dallo zio Gusti, spettatore.
A MEZZOCORONA con un arrivo in salita riuscì a superare per il terzo posto un forte Rebellin e Camin quinto. Molti extraregionali venivano per battere Camin, poche volte ci riuscivano, ma molte volte finivano dietro anche a Bonatti. Un Camin per niente generoso al campionato provinciale esordienti Zona Industriale Bolzano, organizza veloce Club Bolzano (Zanolini). 16 giri di 2,2 km. Al sesto giro Bonatti va via da solo, inseguono Camin, Malosti, Zanolini ad oltre 1 minuto. Camin fa l’onesto, non tira, Bonatti tiene, al 13o giro la solita staffetta di parte traina gli inseguitori per 2 giri, nella parte opposta all’arrivo (confermato dallo stesso Camin, nel dopo gara) il vantaggio è sceso fino a 20 secondi. A questo punto il fresco Camin lascia i 2 per inseguire Bonatti, che su consiglio di un poco lucido diesse rallenta; nell’ultimo giro viene raggiunto dal compagno di squadra che in volata lo batte di poco. In questa gara sono stati veramente poco sportivi organizzatori e atleti.
ESORDIENTI GARE IN SALITA (e che salite), la più dura: partenza da Lona Lases scendendo la valle di Cembra fino a Lavis, salendo poi dalla parte opposta per Cembra, giro al Lago di Stramentizzo e arrivo a Lona. Scatenato fin dalla prima salita per Cembra un quasi sconosciuto Gilberto Simoni che se ne va via solo. All’inseguimento Camin, Piccoli, Bonatti, Bertotti, il gruppo molto dietro, Camin non molla, parte all’inseguimento di Simoni che non cede e arriva da solo. È Camin invece ad essere raggiunto all’arrivo da Piccoli che lo batte per il secondo posto, quarto Bonatti, a pochi metri quinto Bertotti. 4 VITTORIE in questo secondo anno esordienti con diverse corse nel Veneto. 5 secondi, 4 terzi, 2 quarti e 1 quinto per un totale di 57 punti in targa Egger, dove primeggia Camin con 116, un’enormità ineguagliata. I 48 di Malosti, poi Piccoli, Sartori e De Carli.
GRANDE PARTENZA al primo anno allievi, dopo una bella e combattuta gara sul circuito lungo della Zona Industriale di Bolzano entra di forza in una fuga a 5 nei giri finali ed è secondo all’arrivo. Volata spalla a spalla con un’esperto Calovi (da squalifica). Da qui un’asfissiante marcatura degli avversari. Ed il lavoro iniziato a Laives non gli ha più permesso in questo anno risultati di grosso prestigio: un secondo, due terzi, un quarto e due quinti. OTTIMI RISULTATI NELL’INVERNO CON IL CICLOCROSS, tagliato fuori però dai fratelli Bertotti autentici specialisti (in seguito uno sarà terzo ai mondiali juniores). Parecchi partecipanti anche extraregionali. Christian sempre terzo salvo guasti alla bici, fatta in casa da un poco abile meccanico, Diesse, nonché accompagnatore e molto altro.
FINALMENTE L’OCCASIONE: gara su prato, erba alta, tre davanti come al solito, ma stavolta a 300 mt dall’arrivo c’e Bonatti, ha staccato i 2 Bertotti, è il campionato regionale. Ce la fa, Ce la fa, non ce la fa, ci risiamo, rimettendo il piede sul pedale, dopo una scivolata, schiaccia e spezza il puntapiede, riprova ma la scarpa non entra più. Va bene anche così, è secondo, però che schifo di bici! Nel primo anno allievi 29 punti in targa Egger. Non pochi, per uno che lavora e si allena così così. Diverse gare serali tipo pista, sempre piazzato sul podio.
COPPA D’ORO Il primo anno 30o posto su 600 partenti. Il secondo anno gara di testa. La corsa si decide sull’ultima salita il diesse è lì presente, con l’immancabile borraccia. Passano in 3. A 15 secondi una dozzina, è davanti bello pimpante faccio i conti arriverà nei 5, passo la borraccia e dico “stai lì, stai lì!” ma che cavolo di diesse. Spronandolo sono sicuro che a quel punto avrebbe potuto tentare di raggiungere i 3, mancavano all’arrivo 1 km di salita e 6 di pianura. I tre arrivano, poi nella volata dei 12 è toccato sulla ruota dietro, e vola in aria. Al posto dell’alloro 5 punti di sutura.
CAMPIONATO PROVINCIALE ALLIEVI: Manca Camin, i più titolati sono Bonatti, Zanolini, De Stefani. Il DS questa volta vuole la maglia, lo fa capire portando in macchina l’attaccapanni per applicarvela. Difficile gara, perché un De Stefani due volte vincitore nelle ultime gare amico di Bertolini avrebbe fatto di tutto per andare in fuga, e così fa. Attaccano in coppia più volte, Christian non si fa sorprendere, poi nell’arrivo posto sulla salita per Villa scatta ai 300 mt. facendo il vuoto a 50 mt. si gira, controlla, non reagisce quando Carpentari e Bertolini lo superano sulla linea d’arrivo, non importa, gli altoatesini sono lontani, la maglia è sua.
MOLTE GARE POCO FORTUNATE da allievo: in un circuito a Lavis, nel ricongiungimento ai 3 di testa, scivola sul bagnato in discesa, ed oltre alla mancata possibile vittoria, rompe il telaio.
TROPPO IMPETUOSO: allievi secondo anno, Valsugana, 4 giri di un circuito di 18 km con salita di 1500 mt al 10%. A metà del primo giro Christian è in fuga con un extraregionale con 1’30” di vantaggio, dietro il fior fiore dei ciclisti trentini. Piccoli, Sartori (in seguito ambedue campioni italiani dilettanti su strada) nonché Bertotti, De Carli ed altri. Li vedo dalla statale, si dannano nell’inseguimento. Secondo giro e tengono ancora. Oltre 2 minuti il vantaggio, ma vedo Christian che scatta, stacca il compagno e va da solo. Mancano ancora 25 km e due salite: troppo, al terzo giro il compagno è raggiunto dal gruppo, per Christian 1 minuto di vantaggio. A 4 km all’arrivo è ripreso complice il vento contrario. Vince con pochi metri sul gruppo Azzolini Walter, che al raggiungimento di Bonatti è partito in contropiede. Il DS del compagno di fuga di Christian ha voluto informazioni chiedendo chi era quel corridore in fuga con il suo allievo, e come fosse riuscito a staccarlo, venendo questo da tre vittorie consecutive in Veneto.
BATTUTO CAMIN a Santa Massenza, dopo un inseguimento con Camin e De Carli ai corridori in fuga: Piccoli, Bertotti, Campi e Sartori. Sfiorava la vittoria, il solo Piccoli tagliava il traguardo davanti a lui, poi Camin, Bertotti, Campi e De Carli.
JUNIORES: non molte le gare, nei due anni juniores più che altro disputate per mantenere la forma fisica. Alcune gare con i soliti scatti, qualche piazzamento.
INCREDIBILE GARA A NOMI (TN). Ad alcuni juniores della società, Colpi, Cassina, Ponte, si aggiunge Bonatti, più per compagnia che per altro, questo il motivo per cui non sapevamo nulla dei giri da percorrere. Si parte in molti, la corsa è importante, tanti extraregionali. Gara in gruppo, la fuga non è affar nostro. Una decina i corridori con 1’30” di vantaggio. Dal “circuito dei pomari” dove si sono percorsi 65 km si prosegue per Nomi, a questo punto dal gruppo si avvantaggiano altri 5 corridori, c’è anche Bonatti. Precedo la corsa su Nomi, all’entrata del paese sono in 15, Bonatti e gli altri 4 sono entrati nella fuga di testa in cui c’erano tutti i migliori, Camin, Bertolini, Piccoli, il campione italiano con squadre come la Zalf ecc. Che sia li è già sorprendente, ma che poi lo veda al primo giro di Nomi ad inseguire con Fedrizzi il campione italiano e Bertolini che si erano avvantaggiati dal gruppetto è incredibile. A 100 metri gli altri, al passaggio del secondo giro Bonatti arriva in scia dei due di testa, si rialza, guarda i due che continuano, fa finta di niente. Ha capito che non era finita come pensava. Mancava un giro, 3km. Impreparati o tonti.
DILETTANTI Alcune gare in compagnia del fratello Marco più per rivedere o riconoscere alcuni dei suoi avversari come Rossi, Prada, Bertolini, Camin, Piccoli, Sartori, Simoni, tutti dilettanti affermati. Si affaccia all’inizio corsa nelle prime posizioni, poi con il passare dei chilometri si rimette coperto nel gruppo di coda, finendo alcune corse.
AMATORI Fermo un paio d’anni ricomincia con la categoria amatori, niente di particolare il primo anno, poi torna quello di sempre, con azioni e gare da ricordare, quasi sempre piazzato e con diverse vittorie. A Mezzocorona in giornata di voglia e grinta. Esce da solo dopo metà gara. Mantiene la velocità costante per parecchi km, poi viene raggiunto da altri 5 corridori. Si va all’arrivo, che aspetto in compagnia di Azzolini fermo per foratura, mi dice che il gruppetto è composto dai migliori velocisti veneti, sarà dura batterli. Sono ex professionisti smaliziati, ma non lo conoscono: ai 200 Bonatti è già in un testa a testa, sull’arrivo la spunta per una bici. Grande gara. LA SICUREZZA: Campionato Triveneto cicloamatori 2a serie, non sono facili queste gare, dove c’e in tutti la voglia di rivincita, magari dopo tanti piazzamenti ottenuti e vittorie mancate per poco. Corsa in linea con salita di 1500 metri a 8 chilometri dall’arrivo. Moltissimi tentativi ma solo la salita fa la selezione, in cima sono in 3 con un buon margine, Bonatti è uno di loro, davanti, attento. I due avversari si conoscono e vanno all’attacco. Prima uno, poi l’altro, siamo a 2 km, Bonatti è sicuro. Ad un altro tentativo raggiunge e parte in contropiede, subito il vuoto, 2-300 metri con arrivo a braccia alzate. L’ARRIVO IDEALE Ancora campionato Triveneto. Circuito piano di 10 km per 6 volte, traguardo dopo 300 metri all’ 8%. Il suo è un arrivo di potenza, dove si tira sui pedali: in tre gare due vittorie nette e un quarto posto perché a 20 metri si sgancia la tacchetta, cade sulla sella, si spezza il canotto ed arriva per inerzia. LA COSTANTE DELLA TACCHETTA: dopo il campionato perso di ciclocross e un Triveneto seconda serie, ci tocca ora perdere una gara amatori dominata a Volano in circuito corto, 2 km per 25 volte, massacrante. Otto corridori doppiano tutti, volata in leggera salita. Potente, ai 30 metri ne ha 10 di vantaggio. Una buca, sgancio tacchetta, terzo posto ancora per inerzia. COMPORTAMENTO CRITICABILE DI AVVERSARI PAUROSI AL CONFRONTO: campionato provinciale Alto Adige, bel circuito cittadino, poche possibilità per gli altri, sovrastano Gottardi, Paolazzi e Bonatti. Difatti i 3 già ai primi giri prendono il largo. Nemmeno un giro poi l’alleanza Paolazzi, Gottardi. Scatta uno, poi l’altro, Bonatti abbocca. Dopo diverse rincorse si fa riassorbire dal gruppo, vincendo la meno importante volata. Quest’ultimo anno in cui scrivo (2001), rammento bene la seconda tappa del Giro dell’Alto Adige, Bolzano-Vipiteno. Fuga di un gruppetto, con i velocisti tutti in gruppo volata lunga con il fratello Marco che si fa soffiare la ruota ai 100 mt. Christian prosegue e batte tutti, 2o un austriaco, 3o Gottardi, quindi altri velocisti messi bene in riga.
GARE AZIENDALI C.S.A.I.N. Non del tutto gratuite le vittorie anche in queste gare. Alcuni elementi di buona levatura, specialmente in salite dure e a cronometro si fanno rispettare. Comunque di queste gare molte vinte. Si è dimostrato uno sportivo lasciando a volte per generosità, a volte per carattere spazio anche per altri.
4o AL CAMPIONATO BANCARI ITALIANI Piazzamenti: 9o, 4o, e due volte 2o, con una vittoria ancora una volta per traino della moto apripista dell’unico fuggitivo, l’ex professionista De Beni.
CURRICULUM: oltre 400 gare disputate, 40 vittorie, 8 maglie vinte