Sogno
Ci sono luoghi che si visitano volentieri e in cui ci si ripromette di tornare, un giorno o l’altro.
Ci sono luoghi meravigliosi in cui si sogna di poter vivere, un giorno o l’altro.
Ci sono luoghi, infine, di una bellezza tale da sognare di poterci morire, un giorno o l’altro.
Il mio si chiama Casteldimezzo, dove il mondo è fatto di mare e di cielo.
Del turismo di massa lassù giunge solo una eco nei mesi estivi, poi la serenità torna ad avvolgere tutto.
Lassù… perché Casteldimezzo non è “sul” mare, è “sopra” il mare. Vi si affaccia con uno strapiombo tanto incantevole quanto inquietante, a scrutare un Adriatico di inaspettata bellezza.
Casteldimezzo è un luogo di silenzi, dove il sole riempie un panorama sconfinato.
Da un lato il mare e il cielo, immensi, e la brezza mite a infondere una gioia sincera.
Dall’altra le dolci colline dell’entroterra, il castello di Gradara con l’amore disperato di Paolo e Francesca, i bastioni di antiche e nobili casate, che il tempo ha circondato di un alone di leggenda.
Casteldimezzo è un luogo di emozioni forti.
Le fragranze mediterranee, calde e inebrianti. I precipizi a picco sulle onde. Lo smarrimento e la solitudine, forti, che assalgono il visitatore che vi capita fuori dalla stagione estiva.
Il mare, laggiù, selvaggio e incalzante.
Casteldimezzo lascia un graffio sul cuore che non si rimargina. È meta privilegiata della fantasia nelle lunghe serate invernali.
La brezza, gli aromi, il sole, il cielo e il mare, il senso di pace.
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Uno sguardo, laggiù, all’orizzonte. Una vita che è passata.
Ricordi, alcuni belli, altri brutti. Ancora uno sguardo al mare e al cielo, l’ultimo.
Il sogno si è realizzato.